Tempo assassino

Tempo assassino
Michel Bussi

Edizioni e/o, pubblicato nel 4 novembre 2016
512 Pagine

Quando sto per iniziare a leggere un libro di Bussi mi preparo per andare a fare un viaggio unico. Uno di quei viaggi che si aspettano con gioia, dopo aver passato tempo ad averlo immaginato in ogni dettaglio, in cui sai che niente potrà andare diversamente rispetto a quanto ipotizzato. Eppure, puntualmente in queste vacanze organizzate da Bussi, le sorprese sono sempre tantissime, e sorprendenti.

La Francia è la patria delle storie dell'autore francese di gialli più venduto oltralpe, una Francia che si vive diversamente grazie all'atmosfera che Bussi riesce a ricreare ogni volta.
"Tempo assassino", nello specifico, ci fa approdare in Corsica, la bella isola e meta di molti turisti per le proprie vacanze.
È l'estate del 1989 e una macchina che viaggia troppo velocemente precipita nel vuoto, un incidente mortale. Clotilde è l'unica sopravvissuta, e per i suoi genitori e suo fratello invece, non c'è stato niente da fare. Estate 2016, dopo ventisette anni Clotilde torna proprio lì, nel posto che ha preso per sempre la vita delle persone che amava.
Torna con suo marito e la figlia per una vacanza, ma in realtà Clotilde vuole cercare di affrontare il passato. "Fino a che profondità voleva addentrarsi nelle putride gallerie della famiglia Idrissi?"
Nello stesso campeggio in cui alloggiava insieme ai suoi genitori, Clotilde riceve una lettera. Una lettera firmata da sua madre.
È possibile che sua madre sia viva dopo tutti questi anni? E cosa si cela dietro l'incidente del 1989?

"Tempo assassino" è uscito a novembre del 2016, e ancora una volta, Bussi gioca con linee temporali differenti. Le vicende che risalgono al 1989 sono raccontate attraverso un diario scritto da una Clotilde adolescente in cui Bussi si immedesima magnificamente. È solo una ragazza di quindici anni quando ha dovuto affrontare uno dei dolori più grandi, e nel suo diario appare tutto realistico. I pensieri, il modo in cui Clotilde scrive nel suo diario, sono perfettamente associabili a una qualsiasi adolescente. L'autore ha quindi superato due grandi ostacoli: quello di scrivere dal punto di vista femminile, e quello di scrivere da un punto di vista di una ragazzina.

Bussi si conferma uno dei pochi autori in grado di mantenere nel lettore una carica di tensione constante, ma senza aver bisogno di elementi e scene crude. L'unica pecca, secondo me, è che la storia di "Tempo assassino" l'ho trovata troppo irrealistica rispetto a quella di altri suoi romanzi, e forse questo l'ha reso meno credibile. Questa considerazione non toglie niente alla grandezza di questo autore, che con la sua bravura nel raccontare storie rimane sempre sul podio.

Tempo assassino
Michel Bussi

Edizioni e/o, pubblicato nel 4 novembre 2016
512 Pagine

Quando sto per iniziare a leggere un libro di Bussi mi preparo per andare a fare un viaggio unico. Uno di quei viaggi che si aspettano con gioia, dopo aver passato tempo ad averlo immaginato in ogni dettaglio, in cui sai che niente potrà andare diversamente rispetto a quanto ipotizzato. Eppure, puntualmente in queste vacanze organizzate da Bussi, le sorprese sono sempre tantissime, e sorprendenti.

La Francia è la patria delle storie dell'autore francese di gialli più venduto oltralpe, una Francia che si vive diversamente grazie all'atmosfera che Bussi riesce a ricreare ogni volta.
"Tempo assassino", nello specifico, ci fa approdare in Corsica, la bella isola e meta di molti turisti per le proprie vacanze.
È l'estate del 1989 e una macchina che viaggia troppo velocemente precipita nel vuoto, un incidente mortale. Clotilde è l'unica sopravvissuta, e per i suoi genitori e suo fratello invece, non c'è stato niente da fare. Estate 2016, dopo ventisette anni Clotilde torna proprio lì, nel posto che ha preso per sempre la vita delle persone che amava.
Torna con suo marito e la figlia per una vacanza, ma in realtà Clotilde vuole cercare di affrontare il passato. "Fino a che profondità voleva addentrarsi nelle putride gallerie della famiglia Idrissi?"
Nello stesso campeggio in cui alloggiava insieme ai suoi genitori, Clotilde riceve una lettera. Una lettera firmata da sua madre.
È possibile che sua madre sia viva dopo tutti questi anni? E cosa si cela dietro l'incidente del 1989?

"Tempo assassino" è uscito a novembre del 2016, e ancora una volta, Bussi gioca con linee temporali differenti. Le vicende che risalgono al 1989 sono raccontate attraverso un diario scritto da una Clotilde adolescente in cui Bussi si immedesima magnificamente. È solo una ragazza di quindici anni quando ha dovuto affrontare uno dei dolori più grandi, e nel suo diario appare tutto realistico. I pensieri, il modo in cui Clotilde scrive nel suo diario, sono perfettamente associabili a una qualsiasi adolescente. L'autore ha quindi superato due grandi ostacoli: quello di scrivere dal punto di vista femminile, e quello di scrivere da un punto di vista di una ragazzina.

Bussi si conferma uno dei pochi autori in grado di mantenere nel lettore una carica di tensione constante, ma senza aver bisogno di elementi e scene crude. L'unica pecca, secondo me, è che la storia di "Tempo assassino" l'ho trovata troppo irrealistica rispetto a quella di altri suoi romanzi, e forse questo l'ha reso meno credibile. Questa considerazione non toglie niente alla grandezza di questo autore, che con la sua bravura nel raccontare storie rimane sempre sul podio.
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